MESSA VENERDÌ VENTITREESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2018

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Venerdì, 2018-09-14 i seguenti:

  • ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE 2018:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.

    Nm 21,4-9

    Dal libro dei Numeri
    In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
    Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
    Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te;supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
    Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta;chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta;quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 77

    Non dimenticate le opere del Signore!
    Ascolta, popolo mio, la mia legge,
    porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
    Aprirò la mia bocca con una parabola,
    rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.
    Quando li uccideva, lo cercavano
    e tornavano a rivolgersi a lui,
    ricordavano che Dio è la loro roccia
    e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
    Lo lusingavano con la loro bocca,
    ma gli mentivano con la lingua:
    il loro cuore non era costante verso di lui
    e non erano fedeli alla sua alleanza.
    Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
    invece di distruggere.
    Molte volte trattenne la sua ira
    e non scatenò il suo furore.

    SECONDA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

    Fil 2,6-11

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
    Cristo Gesù,
    pur essendo nella condizione di Dio,
    non ritenne un privilegio
    l’essere come Dio,
    ma svuotò se stesso
    assumendo una condizione di servo,
    diventando simile agli uomini.
    Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
    umiliò se stesso
    facendosi obbediente fino alla morte
    e a una morte di croce.
    Per questo Dio lo esaltò
    e gli donò il nome
    che è al di sopra di ogni nome,
    perché nel nome di Gesù
    ogni ginocchio si pieghi
    nei cieli, sulla terra e sotto terra,
    e ogni lingua proclami:
    «Gesù Cristo è Signore!»,
    a gloria di Dio Padre.
    Parola di Dio

    Canto al Vangelo

    Alleluia, alleluia.
    Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,
    perché con la tua croce hai redento il mondo.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

    Gv 3,13-17

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
    «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
    Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
    Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
    Parola del Signore

  • VENERDÌ VENTITREESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2018:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.

    1Cor 9,16-19.22-27

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa;ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
    Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero;mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.
    Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto;essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre.
    Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta;faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria;anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 83

    Quanto sono amabili le tue dimore, Signore!
    L’anima mia anela
    e desidera gli atri del Signore.
    Il mio cuore e la mia carne
    esultano nel Dio vivente.
    Anche il passero trova una casa
    e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
    presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
    mio re e mio Dio.
    Beato chi abita nella tua casa:
    senza fine canta le tue lodi.
    Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
    e ha le tue vie nel suo cuore.
    Perché sole e scudo è il Signore Dio;
    il Signore concede grazia e gloria,
    non rifiuta il bene
    a chi cammina nell’integrità.

    Canto al Vangelo

    Gv 17,17

    Alleluia, alleluia.
    La tua parola, Signore, è verità;
    consacraci nella verità.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Può forse un cieco guidare un altro cieco?

    Lc 6,39-42

    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
    «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro;ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
    Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z