MESSA GIOVEDÌ VENTIQUINTESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2018

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Giovedi, 2018-09-27 i seguenti:

  • San Vincenzo de Paul, sacerdote 2018:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che ritorni la polvere alla terra e il soffio vitale torni a Dio.

    Qo 11,9-12,8

    Dal libro del Qoèlet
    Godi, o giovane, nella tua giovinezza,
    e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
    Segui pure le vie del tuo cuore
    e i desideri dei tuoi occhi.
    Sappi però che su tutto questo
    Dio ti convocherà in giudizio.
    Caccia la malinconia dal tuo cuore,
    allontana dal tuo corpo il dolore,
    perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
    Ricòrdati del tuo creatore
    nei giorni della tua giovinezza,
    prima che vengano i giorni tristi
    e giungano gli anni di cui dovrai dire:
    «Non ci provo alcun gusto»;
    prima che si oscurino il sole,
    la luce, la luna e le stelle
    e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
    quando tremeranno i custodi della casa
    e si curveranno i gagliardi
    e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
    perché rimaste poche,
    e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
    e si chiuderanno i battenti sulla strada;
    quando si abbasserà il rumore della mola
    e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
    e si affievoliranno tutti i toni del canto;
    quando si avrà paura delle alture
    e terrore si proverà nel cammino;
    quando fiorirà il mandorlo
    e la locusta si trascinerà a stento
    e il cappero non avrà più effetto,
    poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
    e i piagnoni si aggirano per la strada;
    prima che si spezzi il filo d’argento
    e la lucerna d’oro s’infranga
    e si rompa l’anfora alla fonte
    e la carrucola cada nel pozzo,
    e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
    e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
    Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
    tutto è vanità.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 89

    Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
    Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
    quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
    Mille anni, ai tuoi occhi,
    sono come il giorno di ieri che è passato,
    come un turno di veglia nella notte.
    Tu li sommergi:
    sono come un sogno al mattino,
    come l’erba che germoglia;
    al mattino fiorisce e germoglia,
    alla sera è falciata e secca.
    Insegnaci a contare i nostri giorni
    e acquisteremo un cuore saggio.
    Ritorna, Signore: fino a quando?
    Abbi pietà dei tuoi servi!
    Saziaci al mattino con il tuo amore:
    esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
    Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
    rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
    l’opera delle nostre mani rendi salda.

    Canto al Vangelo

    2Tm 1,10

    Alleluia, alleluia.
    Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
    e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

    Lc 9,43-45

    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
    Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
    Parola del Signore

  • GIOVEDÌ VENTIQUINTESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2018:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Non c’è niente di nuovo sotto il sole.

    Qo 1,2-11

    Dal libro del Qoèlet
    Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
    vanità delle vanità: tutto è vanità.
    Quale guadagno viene all’uomo
    per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
    Una generazione se ne va e un’altra arriva,
    ma la terra resta sempre la stessa.
    Il sole sorge, il sole tramonta
    e si affretta a tornare là dove rinasce.
    Il vento va verso sud e piega verso nord.
    Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
    Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
    eppure il mare non è mai pieno:
    al luogo dove i fiumi scorrono,
    continuano a scorrere.
    Tutte le parole si esauriscono
    e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
    Non si sazia l’occhio di guardare
    né l’orecchio è mai sazio di udire.
    Quel che è stato sarà
    e quel che si è fatto si rifarà;
    non c’è niente di nuovo sotto il sole.
    C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
    «Ecco, questa è una novità»?
    Proprio questa è già avvenuta
    nei secoli che ci hanno preceduto.
    Nessun ricordo resta degli antichi,
    ma neppure di coloro che saranno
    si conserverà memoria
    presso quelli che verranno in seguito.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 89

    Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
    Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
    quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
    Mille anni, ai tuoi occhi,
    sono come il giorno di ieri che è passato,
    come un turno di veglia nella notte.
    Tu li sommergi:
    sono come un sogno al mattino,
    come l’erba che germoglia;
    al mattino fiorisce e germoglia,
    alla sera è falciata e secca.
    Insegnaci a contare i nostri giorni
    e acquisteremo un cuore saggio.
    Ritorna, Signore: fino a quando?
    Abbi pietà dei tuoi servi!
    Saziaci al mattino con il tuo amore:
    esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
    Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
    rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
    l’opera delle nostre mani rendi salda.

    Canto al Vangelo

    Gv 14,6

    Alleluia, alleluia.
    Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
    Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Giovanni, l’ho fatto decapitare io;chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?

    Lc 9,7-9

    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
    Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io;chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z