Iniziare Sessione

MESSA GIOVEDÌ DICIANNOVESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2024

È possibile installare la nostra estensione del ciclo liturgico sul vostro sito Blogger, Wordpress e Joomla.

La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Giovedi, 2024-08-15 i seguenti:

  • ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 2024:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

    Ap 11,19; 12,1-6.10

    Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
    Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
    Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
    Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
    Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
    Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
    Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
    «Ora si è compiuta
    la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
    e la potenza del suo Cristo».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 44

    Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
    Figlie di re fra le tue predilette;
    alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
    Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
    dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
    Il re è invaghito della tua bellezza.
    È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
    Dietro a lei le vergini, sue compagne,
    condotte in gioia ed esultanza,
    sono presentate nel palazzo del re.

    SECONDA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

    1Cor 15,20-26

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
    Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
    È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
    Parola di Dio

    Canto al Vangelo

    Alleluia, alleluia.
    Maria è assunta in cielo;
    esultano le schiere degli angeli.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

    Lc 1,39-56

    Dal Vangelo secondo Luca
    In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
    Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
    Allora Maria disse:
    «L’anima mia magnifica il Signore
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
    perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
    e Santo è il suo nome;
    di generazione in generazione la sua misericordia
    per quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio,
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
    ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili;
    ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.
    Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    come aveva detto ai nostri padri,
    per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
    Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
    Parola del Signore

    Note

    • Messa del Giorno
  • GIOVEDÌ DICIANNOVESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2024:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Di giorno, davanti ai loro occhi, emigrerai.

    Ez 12,1-12

    Dal libro del profeta Ezechièle
    Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
    Tu, figlio dell’uomo, fatti un bagaglio da esule e di giorno, davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; davanti ai loro occhi emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo. Forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. Davanti ai loro occhi prepara di giorno il tuo bagaglio, come fosse il bagaglio di un esule. Davanti a loro uscirai però al tramonto, come partono gli esiliati. Fa’ alla loro presenza un’apertura nel muro ed esci di lì. Alla loro presenza mettiti il bagaglio sulle spalle ed esci nell’oscurità. Ti coprirai la faccia, in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».
    Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come quello di un esule e, sul tramonto, feci un foro nel muro con le mani. Uscii nell’oscurità e sotto i loro occhi mi misi il bagaglio sulle spalle.
    Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, non ti ha chiesto la casa d’Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Questo messaggio è per il principe di Gerusalemme e per tutta la casa d’Israele che vi abita.
    Tu dirai: Io sono un simbolo per voi. Quello che ho fatto io, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. Il principe che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell’oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 77

    Proclameremo le tue opere, Signore.
    Si ribellarono a Dio, l’Altissimo,
    e non osservarono i suoi insegnamenti.
    Deviarono e tradirono come i loro padri,
    fallirono come un arco allentato.
    Lo provocarono con le loro alture sacre
    e con i loro idoli lo resero geloso.
    Dio udì e s’infiammò,
    e respinse duramente Israele.
    Ridusse in schiavitù la sua forza,
    il suo splendore in potere del nemico.
    Diede il suo popolo in preda alla spada
    e s’infiammò contro la sua eredità.

    Canto al Vangelo

    Sal 118, 135

    Alleluia, alleluia.
    Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
    e insegnami i tuoi decreti.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

    Mt 18,21-19,1

    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
    E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
    Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
    Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
    Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
    Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
    Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z