MESSA GIOVEDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2017

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Giovedi, 2017-02-02 i seguenti:

  • PRESENTAZIONE DEL SIGNORE 2017:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.

    Ml 3,1-4

    Dal libro del profeta Malachìa
    Così dice il Signore Dio:
    «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate;e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
    Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
    Siederà per fondere e purificare l’argento;purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
    Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 23

    Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
    Alzate, o porte, la vostra fronte,
    alzatevi, soglie antiche,
    ed entri il re della gloria.
    Chi è questo re della gloria?
    Il Signore forte e valoroso,
    il Signore valoroso in battaglia.
    Alzate, o porte, la vostra fronte,
    alzatevi, soglie antiche,
    ed entri il re della gloria.
    Chi è mai questo re della gloria?
    Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

    SECONDA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

    Eb 2,14-18

    Dalla lettera agli Ebrei
    Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
    Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
    Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
    Parola di Dio

    Canto al Vangelo

    Lc 2,30.32

    Alleluia, alleluia.
    I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

    Lc 2,22-40

    Dal Vangelo secondo Luca
    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
    Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace, secondo la tua parola,
    perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
    C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
    Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
    Parola del Signore.
    Forma breve (Lc 2,22-32):
    Dal Vangelo secondo Luca
    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
    Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace, secondo la tua parola,
    perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele».
    Parola del Signore

  • GIOVEDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2017:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Voi vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.

    Eb 12,18-19.21-24

    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, voi non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: «Ho paura e tremo».
    Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 47

    Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore.
    Grande è il Signore e degno di ogni lode
    nella città del nostro Dio.
    La tua santa montagna, altura stupenda,
    è la gioia di tutta la terra.
    Il monte Sion, vera dimora divina,
    è la capitale del grande re.
    Dio nei suoi palazzi
    un baluardo si è dimostrato.
    Come avevamo udito, così abbiamo visto
    nella città del Signore degli eserciti,
    nella città del nostro Dio;
    Dio l’ha fondata per sempre.
    O Dio, meditiamo il tuo amore
    dentro il tuo tempio.
    Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende
    sino all’estremità della terra;
    di giustizia è piena la tua destra.

    Canto al Vangelo

    Mc 1,15

    Alleluia, alleluia.
    Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
    convertitevi e credete nel Vangelo.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Prese a mandarli.

    Mc 6,7-13

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura;ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
    E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
    Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z