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MESSA LUNEDÌ VENTIDUESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2024

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Lunedi, 2024-09-02 i seguenti:

  • LUNEDÌ VENTIDUESIMA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2024:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Vi annunciai Cristo crocifisso.

    1Cor 2,1-5

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
    Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 118

    Quanto amo la tua legge, Signore!
    Quanto amo la tua legge!
    La medito tutto il giorno.
    Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici,
    perché esso è sempre con me.
    Sono più saggio di tutti i miei maestri,
    perché medito i tuoi insegnamenti.
    Ho più intelligenza degli anziani,
    perché custodisco i tuoi precetti.
    Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero,
    per osservare la tua parola.
    Non mi allontano dai tuoi giudizi,
    perché sei tu a istruirmi.

    Canto al Vangelo

    Lc 4,18

    Alleluia, alleluia.
    Lo Spirito del Signore è sopra di me;
    mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio… Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

    Lc 4,16-30

    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
    «Lo Spirito del Signore è sopra di me;
    per questo mi ha consacrato con l’unzione
    e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione
    e ai ciechi la vista;
    a rimettere in libertà gli oppressi,
    a proclamare l’anno di grazia del Signore».
    Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
    Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
    All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z