MESSA MERCOLEDÌ NONA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2020

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Mercoledì, 2020-06-03 i seguenti:

  • San Carlo Lwanga e compagni 2020:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù.

    At 20,17-27

    Dagli Atti degli Apostoli
    In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
    Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei;non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
    Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
    E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 67

    Regni della terra, cantate a Dio.
    Oppure:
    Benedetto il Signore, Dio della salvezza.
    Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
    la tua esausta eredità tu hai consolidato
    e in essa ha abitato il tuo popolo,
    in quella che, nella tua bontà,
    hai reso sicura per il povero, o Dio.
    Di giorno in giorno benedetto il Signore:
    a noi Dio porta la salvezza.
    Il nostro Dio è un Dio che salva;
    al Signore Dio appartengono le porte della morte.

    Canto al Vangelo

    Gv 14,16

    Alleluia, alleluia.
    Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
    perché rimanga con voi per sempre.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Padre, glorifica il Figlio tuo.

    Gv 17,1-11

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
    «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
    Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
    Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
    Io prego per loro;non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo;essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
    Parola del Signore

  • MERCOLEDÌ NONA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2020:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Ravviva il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani.

    2Tm 1,1-3.6-12

    Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
    Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
    Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno.
    Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
    Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui;ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
    Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo, per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.
    è questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 122

    A te, Signore, alzo i miei occhi.
    Oppure:
    A te, Signore, innalzo la mia preghiera.
    A te alzo i miei occhi,
    a te che siedi nei cieli.
    Ecco, come gli occhi dei servi
    alla mano dei loro padroni.
    Come gli occhi di una schiava
    alla mano della sua padrona,
    così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
    finché abbia pietà di noi.

    Canto al Vangelo

    Gv 11,25

    Alleluia, alleluia.
    Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
    chiunque crede in me non morirà in eterno.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Non è Dio dei morti, ma dei viventi!

    Mc 12,18-27

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei � i quali dicono che non c’è risurrezione � e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza;e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
    Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z