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MESSA VENERDÌ TERZA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2025

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Venerdì, 2025-01-31 i seguenti:

  • San Giovanni Bosco, sacerdote 2025:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittita.

    2Sam 11,1-4.5-10.13-17

    Dal secondo libro di Samuèle
    All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a compiere devastazioni contro gli Ammoniti; posero l’assedio a Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
    Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella d’aspetto. Davide mandò a informarsi sulla donna. Gli fu detto: «È Betsabea, figlia di Eliàm, moglie di Urìa l’Ittita». Allora Davide mandò messaggeri a prenderla.
    La donna concepì e mandò ad annunciare a Davide: «Sono incinta». Allora Davide mandò a dire a Ioab: «Mandami Urìa l’Ittita». Ioab mandò Urìa da Davide. Arrivato Urìa, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra. Poi Davide disse a Urìa: «Scendi a casa tua e làvati i piedi». Urìa uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una porzione delle vivande del re. Ma Urìa dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. La cosa fu riferita a Davide: «Urìa non è sceso a casa sua».
    Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Urìa uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua.
    La mattina dopo Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Urìa. Nella lettera aveva scritto così: «Ponete Urìa sul fronte della battaglia più dura; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia». Allora Ioab, che assediava la città, pose Urìa nel luogo dove sapeva che c’erano uomini valorosi. Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e dei servi di Davide e perì anche Urìa l’Ittita.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 50

    Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
    Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
    nella tua grande misericordia
    cancella la mia iniquità.
    Lavami tutto dalla mia colpa,
    dal mio peccato rendimi puro.
    Sì, le mie iniquità io le riconosco,
    il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
    Contro di te, contro te solo ho peccato,
    quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
    Così sei giusto nella tua sentenza,
    sei retto nel tuo giudizio.
    Ecco, nella colpa io sono nato,
    nel peccato mi ha concepito mia madre.
    Fammi sentire gioia e letizia:
    esulteranno le ossa che hai spezzato.
    Distogli lo sguardo dai miei peccati,
    cancella tutte le mie colpe.

    Canto al Vangelo

    Mt 11,25

    Alleluia, alleluia.
    Ti rendo lode, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

    Mc 4,26-34

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
    Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
    Parola del Signore

  • VENERDÌ TERZA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2025:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Avete dovuto sopportare una lotta grande. Non abbandonate dunque la vostra franchezza.

    Eb 10,32-39

    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi.
    Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
    Ancora un poco, infatti, un poco appena,
    e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
    Il mio giusto per fede vivrà;
    ma se cede, non porrò in lui il mio amore.
    Noi però non siamo di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini di fede per la salvezza della nostra anima.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 36

    La salvezza dei giusti viene dal Signore.
    Confida nel Signore e fa’ il bene:
    abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
    Cerca la gioia nel Signore:
    esaudirà i desideri del tuo cuore.
    Affida al Signore la tua via,
    confida in lui ed egli agirà:
    farà brillare come luce la tua giustizia,
    il tuo diritto come il mezzogiorno.
    Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo
    e si compiace della sua via.
    Se egli cade, non rimane a terra,
    perché il Signore sostiene la sua mano.
    La salvezza dei giusti viene dal Signore:
    nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
    Il Signore li aiuta e li libera,
    li libera dai malvagi e li salva,
    perché in lui si sono rifugiati.

    Canto al Vangelo

    Mt 11,25

    Alleluia, alleluia.
    Ti rendo lode, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

    Mc 4,26-34

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
    Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z