MESSA SABATO TERZA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2019

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Sabato, 2019-02-02 i seguenti:

  • PRESENTAZIONE DEL SIGNORE 2019:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.

    Ml 3,1-4

    Dal libro del profeta Malachìa
    Così dice il Signore Dio:
    «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate;e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
    Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
    Siederà per fondere e purificare l’argento;purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
    Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 23

    Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
    Alzate, o porte, la vostra fronte,
    alzatevi, soglie antiche,
    ed entri il re della gloria.
    Chi è questo re della gloria?
    Il Signore forte e valoroso,
    il Signore valoroso in battaglia.
    Alzate, o porte, la vostra fronte,
    alzatevi, soglie antiche,
    ed entri il re della gloria.
    Chi è mai questo re della gloria?
    Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

    SECONDA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

    Eb 2,14-18

    Dalla lettera agli Ebrei
    Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
    Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
    Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
    Parola di Dio

    Canto al Vangelo

    Lc 2,30.32

    Alleluia, alleluia.
    I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

    Lc 2,22-40

    Dal Vangelo secondo Luca
    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
    Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace, secondo la tua parola,
    perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
    C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
    Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
    Parola del Signore.
    Forma breve (Lc 2,22-32):
    Dal Vangelo secondo Luca
    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
    Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace, secondo la tua parola,
    perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele».
    Parola del Signore

  • SABATO TERZA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2019:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

    Eb 11,1-2.8-19

    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
    Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
    Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
    Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
    Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi;ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
    Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Lc 1,68-75

    Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo.
    Ha suscitato per noi un Salvatore potente
    nella casa di Davide, suo servo,
    come aveva detto
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo.
    Salvezza dai nostri nemici,
    e dalle mani di quanti ci odiano.
    Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
    e si è ricordato della sua santa alleanza.
    Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
    di servirlo senza timore, in santità e giustizia
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

    Canto al Vangelo

    Gv 3,16

    Alleluia, alleluia.
    Dio ha tanto amato il mondo
    da dare il Figlio, unigenito,
    perché chiunque crede in lui non vada perduto,
    ma abbia la vita eterna.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

    Mc 4,35-41

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
    Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
    Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
    E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z