MESSA MARTEDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2019

È possibile installare la nostra estensione del ciclo liturgico sul vostro sito Blogger, Wordpress e Joomla.

La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Martedì, 2019-02-05 i seguenti:

  • Sant'Agata, vergine e martire 2019:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Io ho peccato facendo il censimento;ma queste pecore che hanno fatto?

    2Sam 24,2.9-17

    Dal secondo libro di Samuèle
    In quei giorni, il re Davide disse a Ioab, capo dell’esercito a lui affidato: «Percorri tutte le tribù d’Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione».
    Ioab consegnò al re il totale del censimento del popolo: c’erano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada;in Giuda cinquecentomila.
    Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto;ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
    Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: «Va’ a riferire a Davide: Così dice il Signore: “Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”». Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!».
    Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato;da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. E quando l’angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all’angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».
    L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Araunà, il Gebuseo. Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male;ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 31

    Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.
    Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
    e coperto il peccato.
    Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
    e nel cui spirito non è inganno.
    Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
    non ho coperto la mia colpa.
    Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
    e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
    Per questo ti prega ogni fedele
    nel tempo dell’angoscia;
    quando irromperanno grandi acque
    non potranno raggiungerlo.
    Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
    mi circondi di canti di liberazione.
    Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
    Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia.

    Canto al Vangelo

    Gv 10,27

    Alleluia, alleluia.
    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

    Mc 6,1-6

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
    Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
    Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
    Parola del Signore

  • MARTEDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2019:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.

    Eb 12,1-4

    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
    Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
    Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 21

    Ti loderanno, Signore, quelli che ti cercano.
    Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
    I poveri mangeranno e saranno saziati,
    loderanno il Signore quanti lo cercano;
    il vostro cuore viva per sempre!
    Ricorderanno e torneranno al Signore
    tutti i confini della terra;
    davanti a te si prostreranno
    tutte le famiglie dei popoli.
    A lui solo si prostreranno
    quanti dormono sotto terra,
    davanti a lui si curveranno
    quanti discendono nella polvere.
    Lo servirà la mia discendenza.
    Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
    annunceranno la sua giustizia;
    al popolo che nascerà diranno:
    «Ecco l’opera del Signore!».

    Canto al Vangelo

    Mt 8,17

    Alleluia, alleluia.
    Cristo ha preso le nostre infermità
    e si è caricato delle nostre malattie.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Fanciulla, io ti dico: Alzati!.

    Mc 5,21-43

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
    E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
    Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava;aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z