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MESSA VENERDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2026

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La Chiesa cattolica romana, secondo il Calendario Romano, celebra in Venerdì, 2026-02-06 i seguenti:

  • Santi Paolo Miki e compagni, martiri 2026:

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu, Salomone, sii forte e mòstrati uomo.

    1Re 2,1-4.10-12

    Dal primo libro dei Re
    I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordinò a Salomone, suo figlio: «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e móstrati uomo. Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai, perché il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: “Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”».
    Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide. La durata del regno di Davide su Israele fu di quarant’anni: a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni.
    Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno si consolidò molto.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    1Cr 29,10-12

    Tu, o Signore, dòmini tutto!
    Benedetto sei tu, Signore,
    Dio d’Israele, nostro padre,
    ora e per sempre.
    Tua, Signore, è la grandezza, la potenza,
    lo splendore, la gloria e la maestà:
    perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.
    Tuo è il regno, Signore:
    ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
    Da te provengono la ricchezza e la gloria.
    Tu dòmini tutto;
    nella tua mano c’è forza e potenza,
    con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.

    Canto al Vangelo

    Mc 1,15

    Alleluia, alleluia.
    Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
    convertitevi e credete nel Vangelo.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Prese a mandarli.

    Mc 6,7-13

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
    E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
    Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
    Parola del Signore

  • VENERDÌ QUARTA SETTIMANA DI TEMPO ORDINARIO 2026:

    Tempo Ordinario.

    PRIMA LETTURA DELLA SANTA MESSA

    Davide cantò inni al Signore con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.

    Sir 47,2-13

    Dal libro del Siràcide
    Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso,
    così Davide fu scelto tra i figli d’Israele.
    Egli scherzò con leoni come con capretti,
    con gli orsi come con agnelli.
    Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante
    e cancellato l’ignominia dal popolo,
    alzando la mano con la pietra nella fionda
    e abbattendo la tracotanza di Golìa?
    Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo,
    che concesse alla sua destra la forza
    di eliminare un potente guerriero
    e innalzare la potenza del suo popolo.
    Così lo esaltarono per i suoi diecimila,
    lo lodarono nelle benedizioni del Signore
    offrendogli un diadema di gloria.
    Egli infatti sterminò i nemici all’intorno
    e annientò i Filistei, suoi avversari;
    distrusse la loro potenza fino ad oggi.
    In ogni sua opera celebrò il Santo,
    l’Altissimo, con parole di lode;
    cantò inni a lui con tutto il suo cuore
    e amò colui che lo aveva creato.
    Introdusse musici davanti all’altare
    e con i loro suoni rese dolci le melodie.
    Conferì splendore alle feste,
    abbellì i giorni festivi fino alla perfezione,
    facendo lodare il nome santo del Signore
    ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
    Il Signore perdonò i suoi peccati,
    innalzò la sua potenza per sempre,
    gli concesse un’alleanza regale
    e un trono di gloria in Israele.
    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE

    Sal 17

    Sia esaltato il Dio della mia salvezza.
    La via di Dio è perfetta,
    la parola del Signore è purificata nel fuoco;
    egli è scudo per chi in lui si rifugia.
    Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
    sia esaltato il Dio della mia salvezza.
    Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
    e canterò inni al tuo nome.
    Egli concede al suo re grandi vittorie,
    si mostra fedele al suo consacrato,
    a Davide e alla sua discendenza per sempre.

    Canto al Vangelo

    Lc 8,15

    Alleluia, alleluia.
    Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
    con cuore integro e buono
    e producono frutto con perseveranza.
    Alleluia.

    VANGELO DELLA SANTA MESSA

    Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.

    Mc 6,14-29

    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
    Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
    E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
    Parola del Signore

Contenuto aggiornato il 2012-01-10T00:00:00Z